A partire dal dopoguerra il Regno Unito, in particolare l’Inghilterra e la sua capitale Londra, sono tornati protagonisti sulla scena dell’arte moderna e contemporanea internazionale. In particolare sono stati fenomeni come la Pop art degli anni ’60 e la YBAs (Young British Artists) a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 a fare del Regno Unito e soprattutto di Londra il centro del mondo. Ecco una breve selezione di alcuni dei protagonisti della Pop art e della YBAs (Young British Artists).
Allen Jones: l’artista bersaglio delle femministe per le sue controverse sculture considerate sessiste..
Allen Jones è uno scultore e artista pop originario di Southampton (sudest dell’Inghilterra) dove è nato il 1 settembre del 1937. L’artista è famoso a livello internazionale soprattutto per una serie di sculture, per lo più in vetroresina, realizzate tra gli anni ’60 e ’70 dove alcuni soggetti femminili a grandezza naturale vengono trasformati in bizzarri elementi di arredo (tavoli, sedie, appendiabiti ecc.). All’epoca le controverse opere furono oggetto di aspre critiche, Jones infatti venne accusato, soprattutto dalle femministe, di sessismo e becero maschilismo. Le sculture dell’artista britannico del resto apparivano (e appaiono tutt’oggi) decisamente offensive, se non umilianti, della condizione femminile. Jones in realtà si è sempre difeso affermando che lavori come Chair avevano più che altro un aspetto ludico, goliardico.
Damien Hirst: l’artista con il pallino della “morte” capofila della YBAs (Young British Artists)..
Damien Hirst è un artista, capofila del gruppo conosciuto come YBAs (Young British Artists), originario di Bristol dove è nato il 7 giugno del 1965. Hirst è diventato celebre a livello internazionale soprattutto grazie a una serie di opere il cui tema centrale è quello della morte. Questi lavori, per certi versi contraddittori e provocatori, avevano come protagonisti corpi di animali (squali tigre, pecore e mucche) imbalsamati e immersi in formaldeide, vetrine con pillole o strumenti chirurgici, “mandala” costituiti di farfalle multicolori fino al famoso teschio ricoperto di diamanti. Hirst domina la scena artistica britannica durante tutti gli anni novanta e i primi anni duemila, portandola alla ribalta internazionale. La sua veloce ascesa è strettamente legata alla vicinanza e promozione da parte del collezionista anglo-iracheno Charles Saatchi.
David Hockney: il raffinato artista dalla vena pop famoso per i suoi ritratti e per i paesaggi colorati..
David Hockney è un artista, fotografo e scenografo nato a Bradford, città della contea metropolitana del West Yorkshire, il 9 luglio del 1937. Durante la sua lunga carriera Hockney ha sperimentato i più disparati mezzi espressivi: pittura, disegno, incisione, acquerelli, fotografia, collage e applicazioni per computer. L’artista è famoso soprattutto per le sue composizioni pittoriche (nature morte, paesaggi, ritratti ecc.) di un pop elegante e mai banale. Dopo gli studi al Royal College of Art a Londra, David Hockney partecipa alla mostra Young Contemporaries, insieme a Peter Blake, mostra che preannuncia l’arrivo della Pop art. Venne considerato membro del movimento, nonostante i suoi lavori giovanili mostrino un carattere espressionista. Il 16 novembre 2018 il suo dipinto Pool with Two Figures è battuto all’asta da Christie’s per la cifra record di 90,3 milioni di dollari.
Eduardo Paolozzi: lo scultore di origini italiane che con il suo Independent Group anticipò la pop art..
Originario di Leith, un distretto a nord di Edimburgo, primogenito di una famiglia di immigrati italiani, Eduardo Paolozzi nasce il 7 marzo del 1924 e scompare il 22 aprile del 2005 a Londra. Dopo gli studi d’arte ad Edimburgo Eduardo Paolozzi si trasferisce nella capitale inglese dove si iscrive alla St. Martin’s School of Art. Qui incontra altri artisti, tra cui Richard Hamilton, con i quali da vita all’Independent Group, precursore della Pop Art britannica degli anni ’60 (l’Independent Group infatti era un movimento di pittori, scrittori ed architetti che si prefiggeva, a metà degli anni ’50, il dialogo tra cultura popolare e alta cultura). Il suo collage del 1947 I was a rich man’s plaything (“Ero un giocattolo di un uomo ricco”) è talvolta citato dagli storici come la prima vera opera della pop art britannica. Nel 1986 l’artista divenne lo scultore ufficiale di Sua Maestà la Regina.
Gary Hume: l’artista compagno di strada di Hirst noto per la sua pittura a smalto dalle forme sintetiche..
Gary Hume è un artista affermato a livello internazionale originario di Tenterden, una città nel Kent, in Inghilterra, dove è nato il 9 maggio del 1962. Dopo gli studi al Goldsmiths College, Hume inizia le sue “door paintings”, una serie di dipinti che riproducono, a grandezza naturale e in forma semplificata, quasi astratta, le porte degli ospedali. Questi lavori verranno inclusi in Freeze, una mostra organizzata da Damien Hirst nel 1988, fatto questo che rappresenterà una vera svolta nella carriera del giovane artista. Negli anni ’90 e ‘2000 Gary Hume continua con il suo lavoro di semplificazione delle forme approdando ad una pittura estremamente sintetica e bidimensionale. L’artista soppianterà la tecnica della pittura ad olio degli esordi con l’utilizzo di vernici lucide e smalti brillanti di produzione industriale, i supporti invece non saranno più le classiche tele ma pannelli di alluminio.
Ian Davenport: il pittore che ama dipingere i suoi quadri sfruttando la forza di gravità..
Ian Davenport è un artista originario di Sidcup, sudest di Londra, dove è nato l’8 luglio del 1966. Dopo gli studi d’arte al North College of Art and Design in Cheshire, Ian Davenport si reca a Londra dove si iscrive al Goldsmiths College. Qui incontra quelli che saranno i suoi compagni di strada, in quel periodo infatti, siamo nella seconda metà degli anni ’80, al Goldsmiths College studiano giovani aspiranti artisti come Gary Hume, Sarah Lucas e Damien Hirst. Sarà proprio quest’ultimo, nella veste di curatore, ad invitare Ian Davenport ad esporre i suoi lavori alla mostra Freeze, mostra che riunisce per la prima volta molti dei futuri Young British Artists. Le opere più note dell’artista, pannelli di fibra ricoperti da colate di colori, sono realizzate versando la vernice direttamente sulla superficie inclinata del pannello e lasciando che la gravità distribuisca la vernice sulla superficie.
Joe Tilson: l’illustre esponente della pop art degli anni ’60 con trascorsi da “falegname”…
Joseph Charles Tilson, conosciuto più semplicemente come Joe Tilson, è un noto interprete della pop art britannica degli anni ’60. Nato a Londra il 24 agosto del 1928, Joe Tilson studia dapprima alla Saint Martin’s School of Art per poi passare al Royal College of Art dove si diploma nel 1955. L’artista, anche in virtù di una formazione precedente da falegname, inizia subito a produrre rilievi e costruzioni in legno che alternerà alla produzione di stampe e dipinti. Il lavoro di Tilson ha guadagnato una reputazione internazionale quando è stato mostrato alla XXXII Biennale di Venezia nel 1964, che ha portato a una retrospettiva al Boyman’s Museum di Rotterdam sempre nello stesso anno. La crescente disillusione nei confronti della società dei consumi porta Tilson, negli anni ’70, a cambiare direzione tanto che il suo lavoro a venire si ispirerà sempre più spesso alla mitologia preclassica.
Patrick Caulfield: l’artista famoso per i suoi interni fatti di campiture piatte e contorni neri…
Patrick Caulfield è un artista nato a Londra il 29 gennaio del 1936 e morto, sempre nella capitale inglese, il 29 settembre del 2005. Sebbene sia stato classificato fra gli artisti della Pop art, in realtà egli si oppose per tutta la sua carriera a tale definizione in quanto si reputava principalmente un “artista formale”. In buona parte della sua produzione Caulfield da vita a dipinti dove gli interni domestici, e soprattutto gli oggetti in essi conservati, la fanno da protagonisti. In genere l’artista utilizzava campiture di colore piatte circondate da contorni neri. Talvolta le sue tele erano dominate da un’unica tonalità. Tuttavia, dalla metà degli anni ’70, lo stile di Caulfield divenne più dettagliato e realistico per poi tornare, nelle decadi successive, all’estrema esemplificazione delle forme e all’uso nuovamente di contorni neri pesanti e colori piatti.
Peter Blake: l’artista pop con un debole per le immagini tratte dalle riviste e dalla pubblicità…
Peter Blake è un artista appartenente al movimento della Pop art originario di Dartford, nel Kent, in Inghilterra, dove è nato il 25 giugno del 1932. Dal 1953 al 1956 ha frequentato il Royal College of Art di Londra, nella prestigiosa istituzione scolastica Blake vi farà ritorno qualche anno dopo, nel 1964, questa volta nella veste di insegnante. Verso la fine degli anni ’50 Peter Blake divenne uno dei più conosciuti artisti pop britannici. I suoi dipinti includevano, spesso facendo ricorso al collage o al riporto fotografico, immagini tratte dalla pubblicità, dall’intrattenimento, dai music-hall, dalle gare di lotta libera ecc. L’artista divenne anche noto per alcune sue collaborazioni con musicisti importanti a cominciare dai Beatles per i quali disegnò, in coppia con sua moglie Jann Haworth, la copertina per l’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band.
Richard Hamilton: l’artista che con un semplice collage ha dato il via al fenomeno della Pop art…
Richard Hamilton nasce a Londra il 24 febbraio del 1922 e scompare, sempre a Londra, il 13 settembre del 2011. Hamilton è considerato uno dei più influenti esponenti della Pop art britannica. L’artista si mise in luce nel 1956 in occasione della celebre mostra This Is Tomorrow tenuta alla Whitechapel Gallery, mostra che segnò la consacrazione della nascente Pop art. In quell’occasione infatti il collage di Hamilton, Just what is it that makes today’s homes so different, so appealing? (“Che cosa rende le case di oggi così diverse, così attraenti?”) fece da manifesto all’evento, l’opera acquisì d’un tratto una tale autorità che molti storici, ancora oggi, la citano come il primo esempio di Pop art della storia. Negli anni ’60 e ’70 Richard Hamilton, oltre ad un’intensa attività espositiva, avvierà anche proficue collaborazioni con musicisti del calibro di Paul McCartney e Bryan Ferry.