La popolarità globale dell’economia culturale della Corea del Sud è andata, in questi ultimi anni, ad aumentare esponenzialmente, tanto che i cinesi hanno coniato un termine, “hallyu”, che tradotto significa letteralmente “onda coreana”. I paesi maggiormente esposti a questa ondata di cultura pop made in Korea sono appunto la Cina, i paesi del sud est asiatico e quelli occidentali (Stati Uniti in testa).
HyunA: la cantautrice e rapper sudcoreana popolare in Asia così come negli Stati Uniti d’America…
HyunA (Kim Hyun-ah – Seul, 6 giugno 1992) è una cantautrice e rapper sudcoreana. Dopo le prime esperienze con le Wonder Girls e i Cube Entertainment, nel novembre 2011 HyunA forma insieme con Hyunseung il duo dei Trouble Maker, esperienza questa che durerà non molto per via di alcuni dissidi nati in seno alla band. L’anno seguente la cantante consolida la sua attività da solista (una prima esperienza in questo senso l’aveva già avuta nel 2009) pubblicando diversi EP (mini album) di successo. Malgrado la sua giovane età infatti HyunA è oggi una delle artiste coreane di maggior successo a livello internazionale.
Hyungkoo Lee: l’artista visivo noto per i suoi caschi acrilici dotati di lenti deformanti…
Hyungkoo Lee è un artista visivo contemporaneo sudcoreano nato nel 1969 a Pohang (città della provincia dello Gyeongsang, Corea del Sud). L’artista si è messo in luce negli ultimi anni a livello internazionale soprattutto per alcune sue originali serie di opere. In “Animatus” Hyungkoo Lee esegue una ricerca di anatomia su animali inesistenti, il risultato è una strana somiglianza con i personaggi di famosi cartoon. In “The Objectuals” invece Lee crea bizzarri caschi acrilici dotati di lenti per distorcere la fisionomia dell’utente. Attualmente Hyungkoo Lee vive e lavora a Seul.
Juun J.: lo street style “Made in Korea” che è riuscito ad imporsi sulle passerelle parigine…
Juun J. è uno dei più famosi designer sudcoreani al mondo. Diplomatosi all’Esmod di Seul nel 1992, Juun J. si forma presso le firme Chiffons, Club Monaco e NIX. Grazie alle sue esperienze e alla pratica acquisita, nel 2007 lo stilista lancia un brand tutto suo che ottiene successo da subito tanto da diventare uno dei marchi più coccolati delle passerelle delle fashion week maschili parigine. Il punto di forza dello stile Juun J. è soprattutto la sua imprevedibilità unita ad una certa capacità sartoriale. Il designer definisce il suo brand “street-tailoring” perché si ispira principalmente ai giovani e allo street style internazionale.
Kim Ki-duk: l’acclamato regista di Ferro 3 ex operaio, ex marinaio, aspirante predicatore ed ex pittore squattrinato…
Kim Ki-duk (Bonghwa , 20 dicembre1960) è un regista e sceneggiatore di fama internazionale. Dopo un’infanzia non troppo agevole il futuro regista, una volta terminata la scuola dell’obbligo, va a lavorare in fabbrica. Quindi, appena ventenne, Kim Ki-duk si arruola in marina per un periodo di cinque anni dove è colto da una crisi religiosa tanto da manifestare l’intenzione di diventare predicatore. Nel 1990 abbandona la Corea per Parigi per dedicarsi alla pittura (senza avere mai un’esposizione ufficiale) avvicinandosi al contempo al cinema. Il debutto alla regia arriverà nel 1996, ma bisognerà aspettare il 2003 con Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera e il 2004 con Ferro 3 per vedere brillare definitivamente la stella Kim Ki-duk.
Koo Bohnchang: il fotografo noto per le sue composizioni dal fascino minimalista…
Koo Bohnchang è uno dei maggiori fotografi sudcoreani viventi. Nato a Seul nel 1953 da una famiglia benestante, Koo si laurea in Business Administration presso la Yonsei University di Seul e inizia a lavorare in un ufficio. L’insoddisfazione per la sua carriera lo porta a trasferirsi, nel 1980, ad Amburgo in Germania dove studia design e fotografia. Rimane nella città tedesca per sei anni fino al suo ritorno in Corea, dove si prodiga, attraverso la sua attività di artista, docente e curatore, per promuovere la fotografia come forma d’arte contemporanea. La fotografia di Koo Bohnchang affronta tematiche inerenti lo scorrere del tempo, la scomparsa e l’imponderabile.
Na Hye-sok: la coraggiosa e indomita artista, scrittrice, poetessa e attivista femminista coreana…
Na Hye-sok (Suwon, 28 aprile 1896 – Seul, 10 dicembre 1948) è stata una influente scrittrice, pittrice, poetessa e attivista femminista. Con il nome d’arte “Jeongweol” Na Hye-sok fu la prima pittrice professionista in Corea e una delle prime artiste orientali ad avere fama in occidente. L’artista ottenne grande eco nel panorama culturale coreano a lei contemporaneo esprimendo, soprattutto attraverso i suoi scritti, una forte critica al ruolo sociale assegnato alle donne nella Corea dell’epoca, posizione questa di cui pagò personalmente le conseguenze (dopo aver avuto la carriera stroncata per le sue posizioni considerate estremiste Na Hye-sok morirà in completa solitudine in un ospedale per senza tetto nel 1948).
Nam June Paik: l’artista visivo che si è ritagliato un ruolo nella storia dell’arte per essere tra i pionieri della video art…
Nam June Paik (Seul, 20 luglio 1932 – Miami, 29 gennaio 2006) è un artista di origine sudcoreana naturalizzato statunitense. Famoso per essere stato uno dei pionieri della videoarte (linguaggio artistico che si avvale del video come mezzo espressivo) Nam June Paik inizia il suo percorso artistico a cavallo tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60 quando partecipa al movimento Fluxus (network internazionale di artisti e musicisti dalla vocazione sperimentale). In quegli stessi anni infatti Paik stringe rapporti di amicizia e collaborazione con personaggi come John Cage, Wolf Vostell, Merce Cunningham, Joseph Beuys e Charlotte Moorman. La produzione più conosciuta ed apprezzata dell’artista consiste in videoinstallazioni realizzate con televisori e monitor opportunamente modificati.
Park Chan-wook: il regista famoso in tutto il mondo per aver diretto la straordinaria “Trilogia della Vendetta”…
Park Chan-wook (Seul, 23 agosto 1963) è un regista e sceneggiatore noto ed apprezzato a livello internazionale. Dopo un inizio carriera difficile (i primi due film furono al botteghino un mezzo disastro) Park Chan-wook ottiene un grande successo in patria con la pellicola “Joint Security Area”, il film infatti oltre a essere uno dei titoli più visti di sempre in Corea fece il giro di diversi festival internazionali. Ma bisognerà attendere il 2002 per veder nascere, da una vecchia sceneggiatura del regista, “Mr. Vendetta”, il primo di tre titoli noti come la Trilogia della Vendetta che hanno fatto di Park uno dei registi coreani più famosi ed apprezzati a livello globale (gli altri due film della trilogia sono il cult “Old Boy” del 2003 e “Lady Vendetta” del 2005).
PSY: il rapper che ha sfondato grazie alla sua “danza equina” del popolarissimo videoclip Gangnam Style…
Park Jae-sang (Seul, 31 dicembre 1977), conosciuto in tutto il mondo con lo pseudonimo PSY, è un rapper sudcoreano arrivato al successo soprattutto grazie a YouTube. Era infatti il 15 luglio 2012 quando PSY pubblica “Gangnam Style”, un singolo del genere Hip house e K-pop (musica pop coreana) il cui videoclip è stato il più visualizzato su YouTube per cinque anni di fila (dal 2012 al 2017). Il video mostra PSY intento a ballare imitando la cavalcata di un equino in diversi contesti (in un autobus, nella metro, in una piscina idromassaggio, in un garage ecc…). Il termine “Gangnam” si riferisce al quartiere più popolare di Seul dove PSY è nato e cresciuto.
Won Ju Lim: l’artista visiva che crea installazioni dai suggestivi effetti di luci ed ombre colorate…
Won Ju Lim (Gwangju, 1968) è un artista visiva coreana naturalizzata statunitense. Lim si è messa in luce in questi ultimi anni partecipando a diversi festival internazionali d’arte contemporanea ed entrando nelle collezioni di fondazioni e musei sia asiatici che statunitensi. Il lavoro dell’artista consiste sostanzialmente in grandi installazioni ambientali dove spazio reale e spazio immaginario dialogano tra loro. Le opere più conosciute di Won Ju Lim sono particolari paesaggi miniaturistici tridimensionali realizzati in plexiglass e illuminati dall’interno da proiettori. Questi ultimi contribuiscono a creare quel gioco di luci ed ombre tipico delle installazioni dell’artista.