Il Sudafrica è lo Stato maggiormente a sud nonché il più ricco di tutto il continente africano. Il Sudafrica è, inoltre, patria di molteplici tradizioni derivanti dalla grande varietà di etnie e culture che popolano questa vasta e bellissima terra. Basti pensare che solo le lingue ufficiali sudafricane sono in tutto undici, tra cui le più diffuse sono la lingua Zulu, la Xhosa e l’Inglese. Tutta questa ricchezza e diversità culturale è comunque poca cosa se paragonata alla vera risorsa del Sudafrica, vale a dire il suo straordinario patrimonio naturale che ha pochi pari in tutto il mondo. Qui di seguito dieci aspetti e curiosità tipici di questa terra.
Boerewors: il tradizionale insaccato sudafricano simile ad una lunga salsiccia arrotolata su se stessa…
Il Boerewors è un insaccato fresco di forma spiraliforme tipico della cucina sudafricana. Il nome deriva dall’olandese boer (“contadino”) e dall’afrikaans wors (“salsiccia”). Il boerewors è composto da carne di manzo tritata (a volte combinata con carne di suino o agnello) e condita con spezie. Questa pietanza, molto popolare in Sudafrica, viene spesso servita insieme al pap, una polenta tradizionale sempre di origine sudafricana.
Cape Town: la metropoli sudafricana piena di architetture che ne testimoniano l’antica storia coloniale…
Stretta tra oceano e monti, Cape Town (Città del Capo) è la città più turistica e la più antica del Sudafrica. Metropoli cosmopolita dal variegato passato coloniale, Cape Town possiede un patrimonio architettonico unico in cui alle fattorie olandesi si affiancano le chiese neo-gotiche, i minareti musulmani e costruzioni georgiane e vittoriane. “La città madre”, come viene chiamata, rappresenta l’estremo meridionale del continente africano ed ospita un litorale tra i più frequentati di tutto il Sudafrica. Fondata nel 1652 Cape Town è stata il primo insediamento coloniale europeo (da qui il soprannome appunto de “La città madre”).
Danze tribali tradizionali: i folkloristici balli rituali spesso usati per intrattenere i turisti…
Com’è noto il continente africano è la patria di danze tribali, riti e tradizioni arcaiche. Un numero infinito di ritmi e generi musicali affonda le radici in questo continente. Il Sudafrica è, a sua volta, un esempio della varietà culturale di questa parte del mondo. Le tradizionali danze tribali sudafricane, per lo più create in origine a scopo rituale o magico, si possono suddividere in tre figurazioni principali: i balli a schiere contrapposte, i balli a cerchio e quelli ad ellisse. Oltre a queste danze ci sono i balli, per lo più fatti a scopo propiziatorio, inscenati da un unico ballerino (in genere mascherato).
Il disegno più antico del mondo: ritrovato nella grotta di Blombos un reperto vecchio di 73.000 anni…
Nel 2011 nella grotta di Blombos, sito preistorico a Cape Agulhas, a circa 300 km da Città del Capo, in Sudafrica, è stato ritrovato quello che gli studiosi considerano “il primo disegno conosciuto nella storia umana”. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature ha identificato il “disegno più antico del mondo” in un frammento di pietra con nove tratti rossi incrociati. Le analisi al microscopio e altri test hanno dimostrato che le linee furono tracciate con un pastello ocra da un essere umano circa 73.000 anni fa (finora i disegni più antichi erano le pitture rupestri rinvenute nelle grotte di El Castillo in Spagna e di Maros in Indonesia, vecchie “solo” di 40.000 anni).
Johannesburg: la “Città dell’Oro” apprezzata da turisti e uomini d’affari…
Johannesburg è la città più popolosa del Sudafrica e la terza più popolosa dell’Africa subsahariana dopo Lagos (Nigeria) e Kinshasa (Congo). Chiamata anche “The City of Gold” (“Città dell’Oro”) per via dell’attività mineraria nella zona ma anche della ricchezza economica della città, Johannesburg è una delle mete del Sudafrica più gettonate da turisti e uomini d’affari. La città è infatti famosa per la sua offerta in fatto di intrattenimento diurno (negozi, ristoranti, pub) e notturno (night club, cocktail bar ecc..). A Johannesburg e dintorni si trovano anche il Museo dell’Apartheid, il Memoriale dedicato a Nelson Mandela, i Giardini botanici di Walter Sisulu e la Riserva naturale di Suikerbosrand.
Museo dell’apartheid: un itinerario tra i fantasmi di una delle vicende più tragiche del Sudafrica moderno…
Il Museo dell’apartheid, non lontano dal centro di Johannesburg, commemora il tristemente noto sistema di discriminazione razziale che divenne sinonimo di Sudafrica dal 1948 (momento in cui prese il potere la minoranza bianca del Partito nazionalista) al 1994, l’anno in cui nel Paese si tennero le prime elezioni completamente democratiche che diedero alla luce il Nuovo Sudafrica. Aperto nel 2001 ed inaugurato da Nelson Mandela, in questo importante museo viene ricostruito, attraverso un itinerario coinvolgente e misuratamente didascalico, un percorso emozionale popolato da fatti, avvenimenti, cose e persone protagonisti di quella triste pagina di storia sudafricana nota come “apartheid”.
Parchi e riserve naturali sudafricane: una meta per tutti gli amanti della natura selvaggia…
Il Sudafrica è la nazione della biodiversità: 20.300 le specie di piante, 800 quelle di uccelli, 243 quelle dei mammiferi, 632 solo quelle delle farfalle. Sono diverse migliaia le aree naturalistiche in vario modo protette nel Paese tra cui 19 grandi parchi nazionali. I parchi nazionali del Sudafrica rappresentano una delle principali attrattive del Paese e beneficiano tutti di infrastrutture di alto livello e all’avanguardia. I principali parchi sudafricani sono: il Kruger National Park, l’Addo Elephant National Park, l’Isimangaliso Wetland Park, il parco nazionale Tsitsikamma, la riserva naturale Hluhluwe – Imfolozi e l’area protetta del Madikwe Game Reserve.
Route 44: la famosa strada panoramica dal fascino “on the road” che costeggia l’oceano…
La Route 44 è una suggestiva strada panoramica che percorre a lunghi tratti la costa oceanica del Sudafrica per poi addentrarsi verso montagne dal fascino selvaggio. Per raggiungere la Route 44 si parte da Città del Capo in direzione Strand, dove si arriva dopo circa 45 minuti di viaggio. Qui parte il tratto più panoramico della strada lungo una quarantina di chilometri che conduce fino a Bettys Bay. Durante il percorso si passa da località come Gordons Bay e Stony Point, conosciuta per la colonia di pinguini che vive su una scogliera, e per la Kogelbaai Beach, considerata una delle più belle spiagge di tutto il Sudafrica.
Vini sudafricani: oltre 350 anni di storia per la settima viticoltura più produttiva al mondo…
Per via dell’intervallo di latitudini in cui si colloca, il continente Africano non possiede zone adatte alla coltivazione della vite, ma c’è un’eccezione: il Sudafrica. Il vino infatti si produce in Sudafrica da più di 350 anni, si è iniziato a produrlo in queste terre quindi molto tempo prima che in paesi come la California (USA) o l’Australia. Oggi il Sudafrica è il settimo produttore di vino del mondo. Città del Capo (Cape Town) è al centro della zona che per prima ha visto fiorire la viticoltura sudafricana, in quest’area infatti sono nate anche alcune delle più promettenti etichette di vini (soprattutto bianchi) del paese.
Zulu: la “gente del cielo” che si è ripresa la libertà dopo le persecuzioni subite all’epoca dell’apartheid…
Gli Zulu sono l’etnia nera più numerosa di tutto il Sudafrica. Sono, infatti, ben undici milioni di persone che vivono in villaggi ancora oggi molti dei quali senza elettricità e acqua corrente. Gli Zulu parlano lo isizulu e il loro nome deriva da amazulu (“gente del cielo”). Tra le caratteristiche che maggiormente contraddistinguono il popolo degli Zulu ci sono l’attaccamento alle tradizioni tribali e la grande serenità che li porta spesso ad essere sorridenti. Il Regno Zulu svolse un ruolo determinante nella storia del Sudafrica del XIX secolo. Durante il regime dell’apartheid invece gli Zulu venivano considerati come cittadini di livello inferiore; oggi, con la fine di quel sistema, gli Zulu godono degli stessi diritti di tutti gli altri cittadini sudafricani.