I tedeschi, prolifici inventori, hanno come si sa all’attivo una lunga lista di invenzioni rivoluzionarie come la stampa, l’automobile, la bicicletta, il motore a reazione, l’insulina, l’aspirina e la scuola materna. Ma i tedeschi in realtà, oltre per queste straordinarie innovazioni che hanno fatto fare grandi salti all’umanità, sono famosi anche per una serie di “invenzioni” decisamente più leggere, caratteristiche e pop, eccole:
Ampelmännchen: il simpatico omino rappresentato sulle lanterne dei semafori di alcune città tedesche…
Ampelmännchen (tradotto “omino del semaforo”) è il nome con cui viene indicata la figura antropomorfa rappresentata sulle lanterne semaforiche pedonali in alcune parti della Germania (specialmente nella ex Repubblica Democratica Tedesca). Ideato nei primissimi anni ’60 dallo psicologo Karl Peglau e disegnato da Anneliese Wegner, l’Ampelmännchen è rimasto in uso anche dopo la caduta del muro di Berlino trasformandosi col tempo in una vera e propria icona pop (oltre che in una nota d’interesse turistica). Oggi infatti il curioso omino del semaforo lo si può vedere riprodotto su felpe, t-shirt, tazze, piatti, agende ecc..
Boccali di birra tedeschi: i tipici boccali in ceramica decorata amati dai collezionisti di tutto il mondo…
I tipici boccali di birra tedeschi in ceramica decorata sono un articolo da collezione per tantissimi appassionati in tutto il mondo. I primi boccali con il caratteristico coperchio sono nati proprio in Germania intorno al XIV secolo (sembra che il coperchio fu adottato per evitare che gli insetti, considerati veicoli di trasmissione di malattie come la peste bubbonica, potessero infettare la birra). I boccali oltre che in ceramica erano realizzati in legno, terracotta, porcellana, argento, vetro e in rari casi in avorio e oro. Le loro dimensioni variavano dai 33 cl fino ai maxi boccali che potevano contenere addirittura 32 litri di birra, anche se le dimensioni medie di un classico boccale di birra tradizionale in ceramica decorata sono da mezzo o da un intero litro.
Bratwurst: le tradizionali salsicce tedesche dalla storia molto antica antenate dei moderni würstel industriali…
La bratwurst è una salsiccia tipica della cucina tedesca tradizionale a base di carne di manzo, vitello o più comunemente maiale. Nata inizialmente con l’intento di non sprecare i resti dell’animale e di avere un alimento abbastanza calorico per affrontare il rigido inverno tedesco, la bratwurst è diventata, con il passare del tempo, un simbolo della cucina teutonica. Questa pietanza viene generalmente cotta alla griglia o in padella e a volte cucinata in brodo o nella birra. La bratwurst è, in un certo qual senso, l’antenata del moderno e meno pregiato würstel di produzione industriale.
Lederhosen: i caratteristici e folkloristici pantaloni corti di cuoio con bretelle pressoché indistruttibili.
I Lederhosen (in tedesco “pantaloni di pelle”) sono i tradizionali pantaloni corti di cuoio con bretelle diffusi in Baviera (oltre che in Austria, Svizzera e Alto Adige). I Lederhosen sono realizzati con le pelli di vitello o capra, ma modelli più pregiati vengono prodotti anche con le pelli di camoscio o cervo. Esistono tre distinti modelli del capo: il kurze Lederhose (termina sopra il ginocchio ed è prevalentemente usato dai ragazzi), il Kniebundlederhose (termina sotto il ginocchio ed è il modello più diffuso) ed il lange Lederhose (lungo fino alle caviglie). Tradizionalmente il Lederhose è di colore nero o marrone, ovvero del colore naturale delle pelli, ed è apprezzato soprattutto per la sua resistenza (è un capo praticamente indistruttibile).
Mercatini natalizi tedeschi: i festosi e colorati mercatini di Natale nati proprio in Germania intorno al XIV secolo…
Ogni città tedesca, grande o piccola che sia, è allestita, durante le festività natalizie, con i tipici mercatini. I mercatini natalizi tedeschi sono simili a casette accoglienti dove si vendono dolci, vin brulé, specialità regionali, prodotti artigianali di ogni tipo e dove è anche possibile assistere a spettacoli, piccoli concerti, cori ecc.. I primi mercati di Natale risalgono al XIV secolo e sono nati proprio in Germania con il nome di Mercati di San Nicola. I mercatini natalizi tedeschi più famosi sono quelli di Norimberga e di Dresda. Il primo è noto soprattutto per la sua atmosfera medioevale mentre il secondo, lo Striezelmarkt di Dresda, prende il nome da un dolce tipico del posto ed è considerato il più antico di tutta la Germania.
Oktoberfest: la famosissima “Festa d’ottobre” dove si servono solo le sei marche di birra storiche di Monaco di Baviera…
L’Oktoberfest (“Festa d’ottobre”) è un festival popolare che si tiene ogni anno a Monaco di Baviera negli ultimi due fine settimana di settembre e nel primo di ottobre. L’Oktoberfest è l’evento più famoso realizzato in città nonché una delle più grandi fiere del mondo (ogni anno stacca il tagliando mediamente a sei milioni di visitatori). La manifestazione è ospitata all’interno dell’area di Theresienwiese, uno spazio pubblico di 420.000 metri quadri dove nei vari stand (Festzelte) sono servite le sei marche di birra storiche di Monaco di Baviera (Paulaner, Spaten, Hofbräu, Hacker-Pschorr, Augustiner e Löwenbräu). La festa inizia con la cerimonia di stappo della prima botte e con la tradizionale processione.
Riviste settimanali e mensili: un tipo di prodotto editoriale inventato in Germania nel XVII secolo…
Dopo aver inventato la stampa dei libri i tedeschi sono stati pionieri anche nella pubblicazione di riviste. Nel 1663 la rivista di Amburgo “Erbauliche Monaths Unterredungen”, che tradotto in italiano significa qualcosa come “Discussioni mensili edificanti”, divenne il primo periodico al mondo e, ancora oggi, il settore delle riviste in Germania è tra i più fiorenti a livello internazionale. Le riviste settimanali e mensili tedesche sono circa 3.700 con una tiratura che complessivamente supera i quindici milioni di copie all’anno. Una quantità straordinaria di periodici quindi che, malgrado la diffusione, risente in questi ultimi tempi della sempre più serrata competizione di magazine e blog online.
Succo di crauti: la bevanda rinfrescante, ipocalorica, facile da digerire e dalle proprietà lassative!
Uno delle bevande molto in voga tra i tedeschi è il succo di crauti a fermentazione lattica. Il succo di crauti è una particolare bevanda che, al di la del gusto che può piacere o meno, conserva una serie di caratteristiche che la rendono apprezzabile soprattutto da un punto di vista salutista. Il succo di crauti è infatti ipocalorico, facile da digerire e rinfrescante per il corpo. Inoltre questo succo contiene parecchia vitamina C, fibre e acido lattico il che lo rende ideale per la cosiddetta “terapia del digiuno”. Il succo di crauti, pur non essendo un lassativo, lo si può consumare regolarmente anche per sostenere l’attività intestinale.
Trabant: le caratteristiche utilitarie dal fascino vintage utilizzate per decenni dal popolo della ex Germania dell’Est…
La Trabant è una storica utilitaria prodotta dalla casa automobilistica VEB Sachsenring Automobilwerke Zwickau. L’auto fu progettata e messa in produzione a partire dagli anni ’50 nella Repubblica Democratica Tedesca e continuò ad essere prodotta fino alla riunificazione della Germania (1991). La Trabant nacque come l’auto del popolo tedesco dell’Est e rappresentò di fatto l’unica scelta possibile per il trasporto privato; nella DDR infatti esisteva un’altra casa automobilistica, la Wartburg, che produceva automobili per qualità e tecnologia superiori alla Trabant ma dai costi proibitivi per la maggior parte delle persone (le Wartburg erano usate principalmente dagli appartenenti alla nomenclatura della Germania dell’Est).
Volkswagen Maggiolino: la più longeva auto della storia nata come utilitaria per il trasporto civile e militare…
La Volkswagen Typ 1, conosciuta in Italia come Maggiolino, è l’automobile più longeva di sempre (è stata prodotta infatti ininterrottamente dal 1938 al 2003). L’auto per la sua diffusione planetaria è anche uno dei primi esempi di “world car” al punto che, nel ’99, è stata nominata tra le cinque automobili più influenti del XX secolo. La sua produzione ebbe inizio su impulso di Adolf Hitler il quale era convinto che l’automobile non dovesse essere un privilegio per pochi. Questa “auto per il popolo” doveva, secondo le linee guida dettate dal regime, poter trasportare cinque persone o tre soldati e un mitragliatore, viaggiare oltre i 100 km/h, consumare poco e non avere un prezzo superiore ai 1000 Reichsmark (lo stipendio medio di un operaio tedesco dell’epoca si aggirava intorno ai 130 Reichsmark al mese).