La Turchia è da sempre un crocevia tra est ed ovest, un coacervo di usanze, religioni e culture differenti provenienti dal Mediterraneo orientale da un lato e dall’Asia occidentale e centrale dall’altro. Questo continuo interscambio tra usi e costumi di diversi popoli ed etnie traspare in tutta evidenza soprattutto in una metropoli come Istanbul (capitale economica e culturale della Turchia) a partire dal melting pot dei suoi Gran Bazar e Mercato delle spezie.
Ayran: la tipica bevanda con bolle e schiuma che a Istanbul è una vera e propria istituzione…
L’Ayran, a base di yogurt, acqua e sale, è una rinfrescante bevanda analcolica tipica della Turchia ma diffusa anche in Grecia, nei Paesi Balcanici, in Asia Centrale e in Medio Oriente anche se con nomi diversi. Questa particolare bibita, che a Istanbul è una vera e propria istituzione, ha origine molto antiche, quando ancora si usava aggiungere sale allo yogurt per prolungarne la conservazione. L’Ayran può presentare bolle e schiuma e un sapore più o meno marcato a seconda del tipo di yogurt utilizzato nella sua preparazione.
Bagno Turco: il locale della tradizione buono per lavarsi cosi come per intessere relazioni sociali…
I bagni turchi sono un aspetto fondamentale della cultura tradizionale del paese della mezzaluna. I bagni per i turchi non sono infatti solo luoghi dove lavarsi ma hanno anche una importante funzione sociale. Soprattutto in passato all’interno di queste tipiche strutture venivano organizzate cerimonie come quella di pre-matrimonio e quella di circoncisione. I bagni sono cosi importanti nella tradizione turca che nella dote della sposa dovevano sempre esserci un asciugamano, una ciotola di rame, un sapone all’olio di oliva, pettine e kese (guanto speciale per la pulizia della pelle).
Dervisci rotanti: le tipiche danze turbinanti nate come pratica per raggiungere l’estasi mistica…
Col termine derviscio si indicano i discepoli di alcune confraternite islamiche che, per il loro difficile cammino di ascesi e di salvazione, sono chiamati a distaccarsi dalle passioni terrene e di conseguenza dai beni e dalle lusinghe del mondo. All’interno di queste confraternite l’Ordine dei Mevlevi (un’antico ordine islamico nato in Turchia per iniziativa del sufi e poeta Jalal ad-din Rumi) pratica la celebre danza rotante, o danza turbinante, una particolare danza che serve a raggiungere l’estasi mistica tramite un complesso rituale chiamato samā.
Grand Bazar di Istanbul: il più grande mercato coperto del mondo dove poter comprare di tutto di più…
Il Grand Bazar di Istanbul rappresenta forse il più grande e attivo esempio di questo genere di struttura (ad oggi è la costruzione coperta più grande al mondo). Disposto su una superficie di più di trenta ettari il Grand Bazar conta numeri da capogiro: sessantuno vie interne, numerose fontane, due moschee, seimila esercizi commerciali, quattrocentomila visitatori al giorno e una storia di oltre cinquecento anni. All’interno di questo immenso emporio si può trovare davvero di tutto, dai prodotti tipici della tradizione turca a quelli di provenienza asiatica e occidentale.
Istanbul: la città globale unico esempio al mondo di metropoli che si estende su due diversi continenti…
Istanbul, in passato chiamata Bisanzio prima e Costantinopoli poi, è il principale centro industriale, finanziario e culturale della Turchia. Con i suoi quindici milioni di abitanti Istanbul è la città più popolosa d’Europa, sesta nel mondo davanti a Mosca e Londra. La città, conosciuta anche con l’appellativo di “seconda Roma“, è stata fino alla conquista ottomana del 1453 un importante polo della cristianità, divenendo in seguito per quasi cinquecento anni la capitale di uno dei più grandi imperi della storia e crocevia di culture. Divisa dal Bosforo, Istanbul si estende sia in Europa (Tracia) che in Asia (Anatolia), risultando così l’unica metropoli al mondo facente parte di due distinti continenti.
Kebab: il gustoso arrosto “che gira” da assaporarsi al piatto, dentro il panino o in una piadina…
Il Kebab (in turco kebap) è un piatto, a base di carne, tipico della gastronomia turca famoso ed apprezzato in tutto il mondo. Per i turchi il kebab tradizionale è un semplice piatto di carne arrosto, nella stragrande maggioranza dei casi di agnello (ma anche di pollo, vitello o manzo), accompagnato da riso, verdure o patate. Il kebab diffuso in occidente in realtà fa riferimento a due diverse varianti del piatto tipico, il “döner kebab”, servito in un panino, e il “dürüm kebab”, uguale al precedente ma servito questa volta in una specie di piadina.
Mercato Egiziano: conosciuto anche come Mercato delle spezie o Misir Carsisi è il secondo bazar di Istanbul…
Il Mercato Egiziano, noto anche come Mercato delle spezie o Misir Carsisi, è uno dei più grandi bazar di Istanbul secondo per fama solo al Gran Bazaar. Il mercato sorse collegato al progetto della Nuova Moschea e i profitti dei negozi originariamente servivano proprio al mantenimento del luogo sacro. Curiosa è l’origine del nome: secondo la tesi più avvalorata si chiama “mercato egiziano” perché per costruirlo gli amministratori dell’epoca utilizzarono i soldi delle tasse che l’Egitto pagava all’impero ottomano (siamo intorno al 1660). Un tempo dedicato solo alle spezie oggi, per il cambiamento dei costumi e per il turismo, il Mercato egiziano offre un po’ di tutto, dolci, generi alimentari, vestiti, suppellettili ecc..
Monte Ararat: la cima più alta della Turchia universalmente nota per custodire l’Arca di Noè…
Il monte Ararat con i suoi 5137 metri d’altezza è il più alto monte della Turchia. “Ararat”, che in lingua turca significa “Montagna del dolore” mentre in lingua armena si può tradurre in “Luogo creato da Dio”, è una cima situata in Turchia orientale in un territorio che, almeno in parte, un tempo apparteneva all’Armenia. La fama universale del monte Ararat – il monte di Noé, il monte dell’Arca, dal quale la vita riprese dopo il diluvio universale – si basa sul celebre passo della Genesi: Nel settimo mese, il 17 del mese, l’arca si posò sui monti dell’Ararat…
Narghilè: il tipico strumento della tradizione con cui aspirare vapori aromatizzati alla frutta o altre flagranze…
Visto il moderato consumo di alcolici per motivi religiosi (sebbene molti giovani ne facciano comunque un uso discreto) il dopocena turco è spesso caratterizzato dal fumo del narghilè. Il narghilè è uno strumento composto da un contenitore decorato con al suo interno una flagranza e un piccolo tubo flessibile (più raramente rigido) al cui vertice è presente un bocchino per l’aspirazione. Il narghilè si fuma come se fosse una specie di grossa pipa. Le flagranze disponibili sono numerose anche se le più popolari sono quelle alla frutta (mela verde, menta, limone, anguria, melone, ecc..).
Rakı: la popolarissima bevanda alcolica e di colore bianco che i turchi chiamano “latte dei leoni”…
Il Rakı è una bevanda alcolica molto popolare in Turchia tanto da essere considerata un po’ la bevanda nazionale (almeno tra quelle alcoliche). Sostanzialmente si tratta di un’acquavite aromatizzata all’anice con una gradazione che va dai 40° in su. Chiamato anche “latte dei leoni” per via del suo colore bianco, il Rakı in realtà è un liquido del tutto trasparente, a donargli la tipica colorazione biancastra è infatti l’usanza, molto in voga tra i turchi, di servire il Rakı diluito con dell’acqua e dei cubetti di ghiaccio.