In questa selezione dedicata alle personalità polacche sono state selezionate scienziate e scrittrici premio Nobel, registi teatrali e cinematografici di fama mondiale, e ancora scultori, calciatori, sociologi e… un papa!
Igor Mitoraj: l’artista che ama rievocare la grande scultura classica attraverso arti e teste troncati…
Igor Mitoraj è uno scultore polacco di fama internazionale nato a Oederan il 26 marzo del 1944 e scomparso a Parigi il 6 ottobre del 2014. Dopo gli studi d’arte in Polonia e poi nella capitale francese, dove si trasferisce nel 1968, Mitoraj inizia una prima carriera come pittore per poi dedicarsi quasi esclusivamente alla scultura. Lo stile di Mitoraj è fortemente radicato nella tradizione classica, con una particolare attenzione ai busti maschili. Mitoraj presenta, tuttavia, anche una svolta post-moderna, attraverso l’ostentata enfatizzazione dei danni subiti dalle sculture classiche, ottenuta mediante la realizzazione di arti e teste troncati. Le fratture nelle sue figure alludono al mistero dell’antico che si manifesta a noi per frammenti, come reperti, allusioni ed evocazioni.
Jerzy Grotowski: il regista che con il suo Teatro povero ha ispirato il teatro d’avanguardia del ‘900…
Jerzy Grotowski è uno dei più influenti registi teatrali d’avanguardia del novecento. Nato a Rzeszów, in Polonia, l’11 agosto del 1933 e scomparso a Pontedera, in Italia, il 14 gennaio del 1999, Grotowski è noto soprattutto per il suo Teatro povero che ispirò una rivoluzione nel modo di concepire il teatro nelle generazioni di attori e registi venute dopo di lui. “Eliminando gradualmente tutto ciò che è superfluo, scopriamo che il teatro può esistere senza trucco, costumi e scenografie appositi, senza uno spazio scenico separato (il palcoscenico), senza gli effetti di luce e suono, etc.”. Il teatro per Grotowski non doveva infatti preoccuparsi dell’allestimento scenico, dei costumi e delle luci, bensì doveva focalizzarsi quasi esclusivamente sul rapporto tra l’attore ed il suo pubblico…
Karol Wojtyła: il sacerdote ed ex operaio divenuto una delle figure più influenti dell’epoca moderna…
Karol Józef Wojtyła è nato a Wadowice, in Polonia, il 18 maggio del 1920 ed è morto a Città del Vaticano il 2 aprile del 2005. Orfano di madre ad appena nove anni, il giovane Karol, siamo nel 1938, si trasferisce col padre a Cracovia dove si iscrive alla Facoltà di Filosofia dell’Università Jagellonica. Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale e la chiusura dell’università Wojty a è costretto dallo stato a lavorare in modo da evitare la deportazione in Germania. Sarà prima fattorino, quindi manovale in una cava di calcare, e infine operaio in una fabbrica chimica. Nel 1942 Karol Wojtyła frequenta un seminario clandestino sempre a Cracovia fino a che, nel 1946, viene ordinato sacerdote. Il 16 ottobre 1978 Karol Wojtyła viene eletto papa col nome di Giovanni Paolo II dando vita ad uno dei pontificati più longevi ed influenti della storia del cattolicesimo.
Krzysztof Kieslowski: il raffinato regista di Film Blu tra i più grandi del ventesimo secolo…
Krzysztof Kieslowski è uno dei più importanti registi del ventesimo secolo. Nato a Varsavia il 27 giugno del 1941 e scomparso, sempre nella capitale polacca, il 13 marzo del 1996, Kieslowski inizia dapprima come documentarista realizzando, tra il 1969 e il 1980, una serie di corti e medio metraggi. Tra il 1987 e il 1989 Krzysztof Kieslowski gira quello che è considerato il suo capolavoro: “Il Decalogo”, dieci film inizialmente pensati per la tv, ciascuno dei quali ispirati ad un comandamento, scritti con l’inseparabile sceneggiatore Krzysztof Piesiewicz. Le opere successive, “La doppia vita di Veronica” (1990), e il trittico sui colori della bandiera francese – “Film blu” (Leone d’Oro a Venezia nel ’93), “Film bianco” (Orso d’Argento a Berlino nel ’94) e “Film rosso” (1994) – lo consacrano come cineasta di fama mondiale.
Marie Curie: la scienziata unico caso nella storia a vincere due Nobel in due distinti campi della scienza…
Marie Curie, il cui vero nome era Marie Salomea Skłodowska, è stata una chimica e fisica polacca naturalizzata francese nata a Varsavia il 7 novembre del 1867 e morta a Passy, in Francia, il 4 luglio del 1934. Nel 1903 Marie Curie fu insignita del premio Nobel per la fisica (assieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel) per i loro studi sulle radiazioni e, nel 1911, del premio Nobel per la chimica per la sua scoperta del radio e del polonio, il cui nome venne scelto dalla scienziata proprio in onore della sua terra natia. Marie Curie, unica donna tra i quattro vincitori di due Nobel, è la sola ad aver vinto il Premio in due distinti campi scientifici. La scienziata ebbe anche una prestigiosa carriera accademica diventando, nel 1908, la prima donna ad insegnare alla Sorbona di Parigi.
Olga Tokarczuk: la scrittrice premio Nobel che si ispira a Jung e vive in un piccolo villaggio…
Olga Tokarczuk è una scrittrice polacca originaria della cittadina di Sulechow dove è nata il 29 gennaio del 1962. Insignita di numerosi premi letterari, tradotta in diciannove lingue e vincitrice per ben tre volte del Premio letterario Nike, Olga Tokarczuk ha ottenuto, coi i suoi romanzi, un enorme successo sia in Polonia che all’estero. Il 10 ottobre 2019 alla scrittrice le è stato conferito il Premio Nobel per la letteratura «per un’immaginazione narrativa che, con passione enciclopedica, rappresenta l’attraversamento dei confini come forma di vita». Tokarczuk si considera una seguace della scuola di Carl Gustav Jung e cita la sua psicologia come un’ispirazione per il suo lavoro letterario. Dal 1998 la scrittrice vive in un piccolo villaggio vicino a Nowa Ruda, dove ha sede anche Ruta, la sua piccola casa editrice.
Roman Polański: il controverso regista famoso per titoli cult come Cul-de-sac e Rosemary’s Baby…
Roman Polański è un regista e sceneggiatore polacco naturalizzato francese di fama mondiale. Nato a Parigi il 18 agosto 1933, nel 1936 i Polański si trasferiscono in Polonia, a Cracovia, città d’origine del padre. In seguito all’invasione nazista della Polonia, Roman e la sua famiglia vengono rinchiusi nel ghetto della città, dal quale egli, tuttavia, riesce a fuggire mentre i genitori vengono deportati in Germania. Le tragiche vicende dell’infanzia lasceranno un segno nella formazione del futuro regista. Il suo primo lungometraggio Roman Polański lo gira nel 1962: Il coltello nell’acqua. Il film, ignorato in Polonia, ottiene successo all’estero tanto da conquistarsi una candidatura al Premio Oscar come miglior film straniero. Di li a qualche anno Polański girerà alcuni dei suoi titoli cult come Cul-de-sac e Rosemary’s Baby.
Tadeusz Kantor: il grande artista e regista teatrale celebre per il suo “Teatro della Morte”…
Tadeusz Kantor è un pittore e regista teatrale nato nella cittadina di Wielopole il 6 aprile del 1915 e scomparso a Cracovia l’8 dicembre del 1990. Durante la seconda guerra mondiale e negli anni seguenti Kantor elabora la sua poetica teatrale, di cui uno degli aspetti salienti è la precarietà dell’esistenza, sperimentata in modo tangibile durante il periodo bellico. Nel 1975 il regista giunge all’elaborazione del manifesto cardine della sua opera, il “Teatro della Morte”, nonché alla creazione dello spettacolo che gli darà notorietà mondiale e che ancora oggi continua ad essere considerato una tappa fondamentale della ricerca teatrale del Novecento: “La classe morta”.
Zbigniew Boniek: il calciatore che insieme a Platini formò una delle coppie d’attacco più forti di sempre…
Zbigniew Boniek, conosciuto più semplicemente come Zibì, è stato il più forte calciatore polacco di sempre e, nel suo ruolo di “punta atipica”, uno dei più forti in assoluto. Originario della città di Bydgoszcz, dove è nato il 3 marzo del 1956, Boniek inizia a mulinare giovanissimo le sue gambe proprio nella squadra locale, la Zawisza, che allora militava nella serie B polacca. Nell’estate 1982 Zibì viene ingaggiato dalla Juventus, club dove andrà a comporre una coppia d’attacco di primo livello con Michel Platini e dove otterrà i maggiori successi della propria carriera. La stampa specializzata come il britannico World Soccer e il francese France Football hanno inserito Zbigniew Boniek nella lista dei cento migliori giocatori della storia del calcio.
Zygmunt Bauman: il sociologo che levò una delle voci più alte e critiche nei confronti dei regimi comunisti…
Zygmunt Bauman è stato uno dei più stimati e influenti sociologi e filosofi della seconda metà del ‘900. Bauman nasce a Poznań il 19 novembre del 1925 in una famiglia ebraica. Dopo gli studi in sociologia presso l’Università di Varsavia, il giovane Bauman avvia in patria la sua attività di sociologo collaborando con diverse riviste specializzate. Inizialmente fedele ai dettami del marxismo-leninismo, Zygmunt Bauman propese poi per una sua rivisitazione radicale a seguito della scoperta critica del pensiero di Antonio Gramsci e Georg Simmel. Col passare del tempo infatti il sociologo polacco divenne uno tra i più strenui detrattori dei regimi comunisti, pur continuando a professarsi un socialista di tendenza marxista. Zygmunt Bauman si spegnerà il 9 gennaio 2017, all’età di 91 anni, nella città di Leeds in Inghilterra.