Ricco di storia il Regno Unito è stato una potenza di prim’ordine soprattutto durante il XVIII e il XIX secolo. Fu in questo frangente storico infatti che l’Impero britannico, l’insieme cioè di colonie, domini e protettorati facenti capo al Regno Unito, raggiunse il suo apice. Nel corso del XX secolo la situazione però cambia, il Regno Unito perde buona parte della sua influenza pur mantenendo, eredità del vecchio impero, una tendenza al globalismo e al multiculturalismo, caratteristiche queste che ancora oggi si avvertono sottotraccia rispetto a una serie di usi e costumi britannici.
Big Ben: la campana della torre di Westminster diventata uno dei simboli di Londra…
Big Ben è il soprannome della campana più grande della torre dell’orologio St. Stephen del palazzo di Westminster, a Londra. Per tradizione l’uso del nome si è esteso anche all’orologio e all’intera torre in stile neogotico, alta 96 metri, la cui edificazione iniziò nel 1834 e si concluse nel 1858. Conosciuta come Clock Tower (Torre dell’Orologio), il nome fu cambiato ufficialmente in Elizabeth Tower, in occasione del Giubileo di diamante di Elisabetta II del giugno 2012. La campana del Big Ben pesa 13,7 tonnellate, è alta 2,2 metri e ha un diametro di 2,7 metri. Il martello pesa circa 200 kg. La nota musicale che fa quando viene colpita è un mi. Ci sono quattro campane più piccole sotto il Big Ben che suonano ogni quarto d’ora. Emettono le note sol, fa, mi e si.
British Bobby: il tipico poliziotto di strada riconoscibile per via del generoso copricapo…
Durante il regno di Carlo II, nel XVII secolo, venne istituita in Inghilterra quella che poteva definirsi la prima forza di polizia. Erano soprannominati Charlie’s e il loro compito era di sorvegliare le strade di notte armati solo con un manganello e un fischietto per attrarre l’attenzione nel caso venisse commesso un crimine. Questi glorificati guardiani notturni venivano pagati uno scellino a notte. Erano quasi sempre uomini anziani troppo vecchi per lavori regolari e che spesso venivano pestati dalla criminalità. Nel 1829 l’allora ministro degli interni inglese, Robert Peel, istituì delle forze di polizia, questa volta regolari, destinate a pattugliare le strade a piedi. Quasi una sorta di versione professionale dei vecchi Charlie’s, questi poliziotti furono soprannominati Bobbies o Bobby in omaggio al nome del ministro.
British Pub: le “Public house” centro nevralgico della vita sociale britannica sin dal Medioevo…
Pub è l’abbreviazione di “Public house” ossia un locale pubblico dove vengono servite bevande alcoliche, in particolare birra. Discendenti delle locande e delle taverne medievali, la loro fama è dovuta al ruolo sociale che hanno avuto in passato e che continuano a ricoprire tutt’oggi. I pub infatti sono un simbolo importante della vita sociale britannica, luoghi in cui le persone si incontrano per chiacchierare, mangiare e bere con gli amici oppure per motivi di lavoro. Questi locali sono aperti da mattina a sera, ci si può fare la colazione o prendervi il classico tè delle cinque. Il bello dei pub inglesi è che ci puoi trovare davvero persone di ogni genere ed età, senza alcuna distinzione di sorta.
Fish and Chips: il classico street food a base di pesce impastellato fritto e patatine…
Il Fish and Chips è un piatto tipico della cucina britannica. Consiste in filetto di pesce bianco (solitamente merluzzo) fritto in pastella e attorniato da abbondanti e spesse patatine, anch’esse fritte. Le origini del Fish and Chips come piatto popolare in tutta la Gran Bretagna risalgono alla metà del diciannovesimo secolo e vengono comunemente ricondotte alla diffusione della pesca a strascico e allo sviluppo della rete ferroviaria, che ha permesso la distribuzione del pesce anche nelle zone più lontane dal mare. Meno certezze si hanno sulle origini della ricetta del pesce fritto. C’è chi assicura che si tratti di una tradizione ereditata dall’impero romano, chi invece ne assegna la paternità ad alcuni immigrati di origine ebraica provenienti da Spagna e Portogallo.
Full breakfast: la sostanziosa prima colazione con la quale i britannici danno il via alla giornata…
La colazione all’inglese o full breakfast nacque in età medioevale, quando i contadini, che dovevano alzarsi presto la mattina a fronte di una faticosa giornata di lavoro, consumavano a colazione dei cibi molto calorici. Nell’età vittoriana la colazione era composta da cinque portate, numero oggi ridotto: la tipica colazione salata britannica è costituita da un piatto contenente uova cucinate in diversi modi (all’occhio di bue, sode, strapazzate, in camicia), bacon ovvero pancetta affumicata tagliata a strisce, salsiccia (di diversa carne e sapore), pomodoro (grigliato o crudo), funghi saltati in padella, hash browns (frittelle di patate) e piccoli fagioli in salsa di pomodoro, il tutto sempre accompagnato da toast. È possibile trovare questo piatto tipico in ogni caffè o bar del Regno Unito, servito in porzioni più o meno grandi.
Londra: la capitale inglese tra le più moderne, elettrizzanti e cosmopolite città del mondo…
Londra com’è noto è tra le metropoli più eccitanti e cosmopolite del pianeta. Terza città più visitata al mondo dal turismo internazionale, Londra è una city “globale” a tutti gli effetti. Lo è per la sua storia di capitale dell’impero britannico, lo è per la sua composizione sociale (è tra le città più multietniche al mondo) e lo è per il fatto di rappresentare un punto nevralgico dell’economia internazionale. Tra le tantissime cose da vedere in una città inebriante come Londra alcune sono considerate un must, ecco una breve lista delle imperdibili: Trafalgar Square e National Gallery, Buckingham Palace e Cambio della Guardia, Big Ben e Torre dell’Orologio, Casa del Parlamento e Cattedrale di Saint Paul, Tate Gallery e British Museum, Tower Bridge.
Puntualità, educazione e rispetto delle file: tre qualità dei sudditi di Sua Maestà…
I britannici sono bene educati non a caso ripetono costantemente le parole “please”, “thank you” e “sorry”. Non è qualcosa che dicono perché lo sentono davvero, lo fanno per abitudine, automaticamente. I britannici sono anche noti per la loro estrema puntualità e ci tengono molto. Arrivare in ritardo a un appuntamento è considerato una vera mancanza di rispetto. Piuttosto è meglio arrivare in anticipo per evitare che la persona se ne vada o che si offenda. Altra caratteristica dei britannici è quella che si chiama “The British Art of Quewing” (“L’arte britannica di accodarsi”). Si tratta in sostanza della capacità da parte dei sudditi di Sua Maestà di mettersi in coda alle file e rispettare il proprio turno senza dimostrare insofferenza e, soprattutto, senza tentare di passare davanti a chi ti precede.
Red Bus: i tipici bus a due piani che potrebbero tornare in versione elettrica e a zero emissioni…
Considerati un simbolo iconico del Regno Unito, i Red Bus a due piani hanno dominato il trasporto britannico a partire dall’anno in cui furono introdotti, il lontano 1847. Tradizionalmente di colore rosso, questi autobus hanno due ponti e all’origine non erano neanche a motore ma bensì trainati da cavalli. La lunghezza di questo genere di autobus è compresa tra i 9,5 e gli 11,1 metri. Queste misure relativamente ridotte rispetto ad altre tipologie di bus, così come la maggiore capacità di posti a sedere e l’uso efficiente della superficie stradale, ha fatto si che questi mezzi divenissero popolari tra gli operatori del trasporto pubblico. Ormai fuori servizio da qualche anno per via del rapporto costi/benefici poco favorevole, questi autobus a due piani potrebbero presto tornare in una veste completamente elettrica e a zero emissioni.
Senso di marcia: la famigerata guida a sinistra figlia di un certo “conservatorismo” britannico…
Una delle caratteristiche del Regno Unito è quella della guida a sinistra. La guida a sinistra in realtà era diffusa in tutte le grandi civiltà fino al ‘700. In Francia ad esempio, fino alla rivoluzione del 1789, l’aristocrazia viaggiava tenendo la sinistra, mentre il resto della popolazione era obbligato a tenere la destra per non mischiarsi con i nobili. La presa del potere da parte delle forze rivoluzionarie ribaltò la situazione e un decreto del 1792 istituì la regola unica del traffico sulla destra anche perché più pratico. All’inizio dell’’800 questo sistema si diffuse in molte parti d’Europa grazie a Napoleone Bonaparte, che lo impose in tutti i territori alleati o conquistati dalla Francia. In Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda, invece, nel frattempo si consolidò la tradizione opposta: la prima norma scritta che impose il traffico a sinistra fu emanata nel 1756 e riguardava il London Bridge.
Tè: la bevanda nazionale del Regno Unito che ha alle 5 il suo rituale… l’Afternoon Tea!
Quello del tè è nel Regno Unito un vero e proprio rituale, una tradizione che affonda le sue radici nei secoli e che tutt’oggi viene celebrata come uno dei simboli della Gran Bretagna. Le origini della passione britannica per il tè risalgono al periodo coloniale e, in particolare, alla metà del XVII secolo, quando dall’Oriente iniziarono a giungere nelle isole le foglie da bere in infusione come rimedio medicinale. In breve tempo la bevanda divenne una moda negli ambienti aristocratici, da bere semplice o con il latte, in pregiate tazzine cinesi di porcellana o di ceramica italiana. Dai ceti sociali più elevati, il tè raggiunse negli anni successivi anche le classi meno abbienti, che acquistavano le foglie già usate e le riutilizzavano per ulteriori infusioni. Tra le diverse usanze britanniche in fatto di tè sicuramente la più nota è quella dell’Afternoon Tea, il tè pomeridiano, da servire ogni pomeriggio alle 5.