L’Egitto è probabilmente una delle terre più antiche e ricche di storia del mondo e una delle prime a conoscere la civiltà. L’Egitto moderno non è riuscito, o più semplicemente non ha voluto, emanciparsi da ciò che di straordinario ha rappresentato nel corso della sua storia millenaria. Motivo per cui quando si parla d’Egitto oggi si tende più a guardare al passato piuttosto che al presente, del resto a vantare dei trascorsi storici così eccezionali sono davvero pochissimi popoli in tutto il pianeta.
Busto di Nefertiti: lo straordinario ritratto della regina dal collo lungo conservato al Museo Egizio di Berlino…
Il Busto di Nefertiti è uno dei tesori d’arte più noti dell’antico Egitto. Il busto risale al regno del faraone Akhenaton tra il 1353 e il 1336. a.C. e ritrae la consorte del potente regnante. La regina, il cui nome era Nefertiti (“la bella è arrivata”), era considerata una donna di grande fascino ed eleganza e questo straordinario busto, dal collo lungo e sottile, ne è una testimonianza. Il Busto di Nefertiti secondo la tradizione è stato realizzato da Thutmose, si tratta di una scultura in pietra calcarea ricoperta di stucco e dipinta, ha un’altezza di circa 50 cm ed è conservato al Museo Egizio di Berlino.
Danza del ventre: l’antica danza i cui movimenti sinuosi e rotatori si rifanno al culto della Dea Madre…
La danza del ventre è una particolare forma di danza che si è sviluppata nelle corti principesche del medioriente. Di danza del ventre ne esistono numerosi stili che si differenziano in base alla provenienza geografica (Egitto, Algeria, Tunisia) e alla musica che li accompagna. I movimenti rotatori e sinuosi di questa danza richiamano gli antichi culti della fertilità, come quello della “Dea Madre”. Gli antichi erano consapevoli che tutto ciò che muoveva la vita era legato alla riproduzione, alla nascita, al ciclo delle stagioni, alla natura. Per questo molti degli stili originali di questa danza erano legati strettamente alla femminilità e venivano praticati esclusivamente dalle donne.
Falafel: le tipiche polpette fritte e speziate apprezzate in tutto il mondo arabo e ora anche in occidente…
Una delle pietanze egiziane più gustose e conosciute è il Falafel. I Falafel in realtà, che sembra siano nati proprio in Egitto, sono considerati un piatto tipico arabo-mediorientale e sono molto usati anche nella cucina israeliana. Si tratta sostanzialmente di polpette fritte e speziate a base di ceci o fave tritati con aggiunta di cipolla, aglio, cumino e coriandolo. I Falafel come già detto godono di una vasta popolarità in tutti i paesi mediorientali e in Israele, popolarità che è andata via via consolidandosi anche in diversi paesi europei e negli Stati Uniti.
Geroglifici egizi: l’antichissimo sistema di scrittura gestito dagli Scriba concepito per essere eterno…
I geroglifici egizi sono il sistema di scrittura monumentale caratteristico dell’antico Egitto. L’uso di questo tipo di scrittura era riservato a monumenti o qualsiasi oggetto, come stele e statue, concepiti per essere eterni (la scrittura corrente e quotidiana in Egitto era infatti quella ieratica). I geroglifici egizi utilizzavano 24 segni di base i quali, combinati in modo diverso secondo regole anche complesse, conducevano a un totale di quasi 7000 segni diversi. Vien da se che nell’antico Egitto leggere e scrivere era cosa per pochi e chi sapeva farlo, lo Scriba, era considerato una figura molto influente (agli Scriba infatti erano riservati i ruoli chiave dell’amministrazione pubblica).
Il Cairo: la metropoli “Madre del Mondo” che vanta oltre seimila anni di storia…
Popolata da oltre sedici milioni di abitanti II Cairo, capitale d’Egitto, sorge sul fiume Nilo, nella parte nord-orientale del Paese, ed è un concentrato di oltre seimila mila anni di storia. Dalle piramidi alle moschee, dai bazar alla cittadella, dal quartiere copto al museo egizio fino ai moderni, e spesso fatiscenti, agglomerati urbani, Il Cairo è una realtà che colpisce e affascina anche in virtù dei suoi contrasti tra antico e moderno. Considerata a lungo il gioiello d’Oriente, questa città, che in arabo si chiama al-Qahira (“la Vittoriosa”) è anche definita la “Madre del Mondo” (in realtà così recita un famoso detto arabo riferito però all’Egitto e non alla sua capitale: “Egitto madre del mondo”).
karkadè: la bibita nota anche come “tè rosso” dalle molte proprietà utili all’organismo…
Conosciuta anche come “tè rosso”, il karkadè è una bibita dissetante dal colore rosso intenso che, almeno in Egitto, viene consumata sia calda che fredda. La bevanda è ricavata dal fiore dell’Hibiscus sabdariffa, una pianta coltivata in diverse regioni dal clima molto caldo, Egitto incluso, perché necessita di poca acqua e cure. L’infuso di karkadè ha un sapore acidulo rinfrescante e dissetante. È digestiva e regolarizza la funzionalità epatica. Il karkadè è anche considerato una bevanda dalle qualità antinfiammatorie, lenitive e vitaminizzanti.
Mummie egizie: i corpi degli antichi resi “immortali” dagli specialisti dell’imbalsamazione…
La mummificazione è un processo mediante il quale un cadavere subisce una disidratazione massiccia così veloce che i tessuti rimangono come “fissati”. Durante l’evolversi della storia umana presso varie culture si è fatto ricorso a tecniche di mummificazione artificiale. La civiltà più nota per le sue mummie è senza dubbio quella egizia. Gli imbalsamatori egiziani erano degli specialisti che lavoravano in laboratori appositamente attrezzati in prossimità del Nilo o di uno dei suoi canali (per i diversi lavaggi che subiva il corpo durante le diverse fasi del lavoro). Le loro tecniche furono tramandate per generazioni e in parte sono utilizzate tutt’oggi nell’imbalsamazione moderna e nella tassidermia.
Piramidi: le enigmatiche costruzioni dell’antico Egitto che simboleggiano l’unione tra cielo e terra…
Le piramidi egizie sono costruzioni architettoniche facenti parte di più ampi complessi funerari destinati ai faraoni dell’antico Egitto. La forma delle piramidi, pura ed essenziale, è regolata da precisi rapporti geometrici e assume un significato cosmico e religioso. Secondo molti studiosi, infatti, essa rappresenta il Sole, il dio Ra, e gli spigoli, diramandosi idealmente verso la terra, ne indicano i raggi. Le piramidi simboleggiano dunque l’unione tra la terra e il cielo. Le piramidi egizie sono sorte nel paese durante l’Antico Regno (2850 – 2200 a.C. circa) e il loro uso si estese fino alla XVII dinastia, intorno al 1600 a.C.
Sfinge egizia: le monumentali sculture con corpo leonino e testa umana dedicate agli antichi faraoni…
La sfinge è una figura mitologica con il corpo leonino o canino e la testa umana (androsfinge), di falco (ieracosfinge) o di capra (criosfinge). Generalmente il ruolo delle sfingi è associato a strutture architettoniche come le tombe reali o i templi religiosi. Nell’antico Egitto la sfinge veniva costruita vicino alle piramidi come simbolo protettivo, per augurare una serena vita nell’aldilà al faraone. Nella sfinge egizia la testa umana era spesso ispirata al volto del faraone a cui la sfinge era dedicata. La sfinge più grande e famosa d’Egitto è la Grande Sfinge di Giza situata sul plateau di Giza adiacente alle Grandi Piramidi.
Squash: lo sport di racchetta lontano parente del tennis molto amato dagli egiziani…
Lo squash è uno sport di racchetta giocato da due (singolare) o quattro (doppio) giocatori in un campo di forma rettangolare. Il campo da squash è delimitato da quattro pareti sulle quali rimbalza la piccola pallina di gomma colpita con forza dai giocatori coinvolti nella partita. Lo squash è considerato un po’ lo sport nazionale in Egitto, da questo paese infatti provengono diversi campioni che si sono imposti a livello internazionale a partire già dagli anni ’70 del secolo scorso. Tra questi campioni egiziani di squash ricordiamo: F.D. Amr Bey, Mahmoud Karim, Amr Shabana e Ramy Ashour.