Cose pop indiane: dalla raffinatezza di danze tradizionali, musiche ed abiti al Pollo Tandoori!

L’India com’è noto è un grande e importante paese dell’Asia meridionale. Regione di rotte commerciali storiche e di vasti imperi, il subcontinente indiano è stato identificato con il suo commercio e la ricchezza culturale per gran parte della sua lunga storia. Basti pensare che quattro grandi religioni del mondo (il buddhismo, l’induismo, il giainismo e il sikhismo) sono nate qui, mentre l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam arrivarono in India entro il I millennio d.C. Tutto questo incrociarsi di influenze diedero forma nella regione a una grandissima diversità culturale che si può facilmente percepire ancora oggi soprattutto nelle grandi metropoli del paese.

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Auto rickshaw: il pittoresco taxi a tre ruote che invade le strade delle metropoli indiane…

Un auto rickshaw (risciò automatico) è una versione motorizzata del risciò in bicicletta. Molto diffuso in India e nel sud-est asiatico il risciò automatico è una forma di trasporto utilizzata sia come veicolo a noleggio che per uso privato. Esistono molti modelli diversi di risciò automatici. La tipologia più comune è caratterizzata da una carrozzeria in lamiera poggiante su tre ruote; un tetto in tela con tende laterali a scomparsa; una piccola cabina anteriore per il conducente che aziona i comandi al manubrio (gli auto rickshaw infatti non hanno il volante automobilistico); e uno spazio per il passeggero o per il carico merci nella parte posteriore. L’indiana Bajaj Auto of India è il più grande produttore di auto rickshaw al mondo.

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Bharatanatyam Dance: la più antica e riconoscibile danza tradizionale indiana…

La Bharatanatyam è una forma di danza classica indiana, la più antica forma di danza classica del paese tanto da essere considerata un po’ la madre di tutte le altre forme di ballo tradizionale indiano.  La Bharatanatyam è una danza solista eseguita solo da donne del Tamil Nadu nell’India meridionale. Le sue origini risalgono al Natyashastra, un antico trattato sul teatro scritto dal sacerdote Bharata, un testo sanscrito indù sulle arti dello spettacolo. La danza infatti è una forma di aneddoto illustrativo di temi religiosi indù e idee spirituali suscitate dal ballerino attraverso una serie di movimenti e gesti rituali (gambe piegate, piedi che segnano il ritmo, mani che possono essere usate nei “mudra” ovvero gesti che simboleggiano una storia).

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Bindi: la tipica decorazione induista usata come “occhio spirituale dell’individuo”….

Il Bindi (nome che deriva dal termine sanscrito bindu che significa punto o goccia) è un ornamento indiano che si applica sulla fronte, tra le sopracciglia. Simbolo di appartenenza religiosa induista, nell’India settentrionale è utilizzato solo dalle donne sposate, mentre nel sud del paese tutte le ragazze sono intitolate a indossarlo. Il bindi significa “occhio spirituale dell’individuo”. Questo occhio spirituale, anche chiamato il “terzo occhio”, è usato per la vista spirituale. Attraverso il terzo occhio infatti gli indù credono di poter vedere tutto ciò che non può essere visto attraverso i due occhi fisici. Il bindi in mezzo alle sopracciglia ha inoltre una funzione di protezione del chakra ajna – il discernimento, la volontà – da influenze indebite, aiutando quindi a mantenere chiarezza e lucidità di pensiero, comprensione ed intuizione.

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Bollywood: il colorato cinema indiano che ricorda i vecchi musical hollywoodiani…

Con il termine Bollywood, fusione di Bombay (oggi Mumbai) e Hollywood, si intende il cinema popolare indiano girato prevalentemente in lingua hindi. Questo genere cinematografico ha caratteristiche specifiche che lo differenziano sia dal cinema hindi d’autore sia dalle altre cinematografie indiane (tamil, malayalam, telugu e bengali). Le produzioni di Bollywood sono piuttosto leggere, nelle trame dei film infatti sono praticamente assenti scene violente. Le pellicole trattano prevalentemente problematiche quotidiane, spesso in forma di commedia, il tutto condito con musiche, danze e scenari sontuosi. Le produzioni di Bollywood infatti ricordano per certi versi i musical prodotti negli USA tra gli anni ’50 e i ’70, e le loro star sono paragonabili a tutti gli effetti a quelle hollywoodiane.

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Masala chai: il profumato tè nero preparato con un mix di spezie e latte…

Il Masala chai o semplicemente Chai, è un tè aromatizzato indiano ricavato dal tè nero con una miscela di spezie ed erbe, unite al latte. Masala infatti in lingua hindi significa “mix di spezie” e Chai significa “tè”. Questa bevanda contiene spezie diverse a seconda della regione di provenienza e della stagione, gli ingredienti più popolari nella preparazione del Masala chai sono il cardamomo, i chiodi di garofano, lo zenzero fresco, la cannella, ma anche lo zafferano, il pepe nero e l’anice. Il Masala chai, a  differenza delle altre parti del mondo, dove il tè è preparato per infusione, è realizzato per decotto (le spezie, il tè ed il latte sono bolliti assieme). Lo zucchero in questa bevanda è un ingrediente chiave ed è aggiunto in fase di decotto, oppure direttamente nel bicchiere poco prima di versarci il tè.

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Musica classica e danze tradizionali: il fondamento di tutta la cultura indiana…

Alla base della cultura indiana c’è la sua musica classica “monofonica” (differente quindi da quella occidentale che è invece “polifonica”) e le danze tradizionali. Già dalla scuola media gli alunni imparano i rudimenti del suono e del canto. Conoscono le note, le scale indiane e le composizioni o “raga”. Strimpellano strumenti musicali tipici come il “sitar, il “vina”, il “sarod”, il “tabla” ed alcuni strumenti a fiato come il “bansuri”. Le ragazze si appassionano già in tenera età alle suggestive danze come il “bharat”, il “natyam”, la “odissi” e il “manipuri”. Nella società indiana del resto i suoni e le danze trovano una così alta considerazione per il fatto che le loro radici sono nella musica sacra e religiosa le cui origini si perdono nella notte dei tempi.

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Pollo Tandoori: uno dei piatti indiani più famosi nato quasi per caso da un esperimento…

Il pollo tandoori è uno dei piatti principali della cucina indiana e anche uno dei più noti all’estero. Nato per caso, dopo un esperimento di un ristoratore di Peshawar, il nome tandoor, o tandoori, indica un particolare forno in argilla di forma cilindrica alla cui base brucia un fuoco di legna che permette al forno di arrivare ad una temperatura di circa 480°. Il forno tandoor è usato non solo in India ma in gran parte dell’Asia centrale e del Medioriente. Il pollo tandoori viene preparato tramite marinatura in una salsa a base di yogurt bianco e spezie. Se la salsa ha un tono rossastro allora la spezia principale è il chili rosso, altrimenti se si usa la curcuma il pollo assume una vivace colorazione arancione.

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Saree o sari: l’abito tradizionale delle donne indiane simbolo di grazia e femminilità…

Il sari, detto anche saree shari, è un raffinato abito tradizionale indiano, simbolo di femminilità e grazia, le cui origini sono antichissime (100 a.C circa). Il sari è formato da una striscia di stoffa larga grosso modo un metro e lunga tra i quattro e i nove metri. Le donne indiane lo indossano avvolgendo la stola di stoffa intorno al corpo in modalità differenti che possono variare in base alla funzione che svolgono o alla circostanza. Di norma lo stile classico prevede che il sari sia avvolto attorno al punto vita mentre una delle estremità viene fatta girare sopra la spalla. La consuetudine è che le donne indiane indossino il sari sopra un corto bustino, una maglietta aderente che prende il nome di choli, mentre i disegni e colori delle stoffe si differenziano in base ai vari orientamenti religiosi.

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Sitar: il tipico strumento a corde dal suono vibrante e molto suggestivo…

Il sitar è lo strumento a corde per eccellenza dell’India settentrionale. Questo strumento musicale popolare in tutto il mondo è formato da una cassa armonica somigliante a una pera tagliata a metà da cui parte un lungo manico con sedici fino ad un massimo di venti tasti. Il sitar possiede sette corde superiori e undici corde inferiori. Quest’ultime non vengono pizzicate dal musicista in quanto vibrano mosse dalle vibrazioni delle altre. Delle sette corde superiori invece tre corde vengono utilizzate per eseguire la melodia mentre le altre per fornire un accompagnamento ritmico. L’esecutore siede a terra solitamente su un tappeto nella posizione detta “Ardha Gomukh Asana“. Il timbro sonoro emesso dal sitar è vibrante e molto suggestivo.

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Taj Mahal: una delle Sette Meraviglie del Mondo tra i più alti esempi di arte musulmana…

Il Taj Mahal (“Il palazzo della corona”) è uno splendido esempio di raffinata arte musulmana. Famosissimo in tutto il mondo il monumento rappresenta la massima espressione della costruzione a carattere sepolcrale di origine islamica. Annoverato tra le Sette Meraviglie del Mondo è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1983. Il mausoleo fu progettato e fatto realizzare dall’imperatore Shah Jahan in memoria dell’amata moglie Mumtāz Maḥal. I lavori, che ebbero inizio nel 1632, si conclusero solo nel 1654 ed impiegarono le competenze di moltissimi artigiani, alcuni dei quali provenienti dall’Europa. Nel Taj Mahal si contano 28 diversi tipi di pietre preziose e semi preziose, incastonate nel marmo bianco come motivo decorativo dell’intera struttura.

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