La Svizzera com’è noto è un paese moderno e prospero suddiviso in tre grandi aree linguistiche e culturali, quella tedesca, quella francese e quella italiana. Vien da sé che l’influenza dei paesi vicini si senta malgrado la Svizzera riesca, sotto tutti i punti di vista, a preservare la propria autonomia e specificità culturale anche in virtù della sua proverbiale “neutralità”. Ecco dieci cose svizzere conosciute ed apprezzate in tutto il mondo:
Berna: la città il cui caratteristico centro storico in pietra è stato dichiarato Patrimonio Unesco…
Berna, la capitale della Svizzera, sorge su una piccola penisola creata dal fiume Aare e si sviluppa tra vie e case in pietra culminando nel centro storico, oggi Patrimonio Unesco. Oltre a questo caratteristico centro storico costellato di bellissime fontane, tra cui la più famosa è la fontana dell’Orco, a Berna trovate la casa di Einstein, nella quale il grande scienziato elaborò la sua teoria della relatività, il centro Paul Klee – progettato da Renzo Piano – e la Torre dell’orologio (Zytglogge). Infine, salendo i 254 gradini di un’altra torre, quella della Cattedrale di Berna, si ha l’opportunità di contemplare una vista panoramica che si estende a perdita d’occhio su tutta la città fino a comprendere il Rosegarten, il giardino delle rose.
Bernina Express: il famoso trenino rosso che serpeggia tra panorami da cartolina…
Il trenino rosso del Bernina, il Bernina Express, è un treno panoramico che collega Tirano a St. Moritz, procedendo per Davos, Landquart e Coira. Quella del Bernina Express è una delle tratte ferroviarie più belle al mondo, tanto che l’Unesco nel 2008 l’ha inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità. La tratta attraversa 55 gallerie e percorre 196 viadotti, passando attraverso scenari da cartolina a cavallo tra la Svizzera e l’Italia e raggiungendo un’altitudine di oltre 2200 metri in corrispondenza del passo del Bernina. Il Bernina Express è stato concepito soprattutto per scopi turistici, le carrozze sono infatti dotate di audioguide in inglese, tedesco e italiano e di ampie finestre panoramiche.
Cioccolato svizzero: il “cibo degli dei” che proprio in Svizzera si trasformò per la prima volta in tavoletta…
Uno dei simboli per antonomasia della Svizzera è sicuramente il suo cioccolato. Gli svizzeri infatti, oltre a essere i maggiori consumatori di cioccolato pro capite al mondo, sono anche tra i maggiori produttori di cioccolato di qualità. Il cioccolato svizzero deve la propria fama alle idee innovative dei cioccolatai elvetici del XIX secolo. Fra questi c’è François-Louis Cailler, il primo a trovare il modo di trasformare il cioccolato, all’epoca ancora granuloso, in una pasta liscia e solida perfetta per essere confezionata sotto forma di tavoletta. Ancora oggi i produttori svizzeri di cioccolato si distinguono per la loro qualità, per le ricette innovative e per il costante miglioramento dei processi di produzione.
Emmental: il formaggio con i buchi più famoso del mondo vera e propria bandiera della gastronomia elvetica…
L’Emmental, anche se forse sarebbe più corretto chiamarlo Emmentaler, è un formaggio originario della Svizzera conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Il celebre formaggio deve il proprio nome alla valle in cui scorre l’Emme, un fiume del Cantone di Berna, dove la produzione di formaggio è vecchia di secoli. L’Emmental è noto, oltre che per le sue qualità sotto il profilo del gusto e del carattere, anche per gli inconfondibili buchi. Delle dimensioni di una ciliegia a quelle di una noce, i buchi dell’Emmental, almeno stando a recenti studi, sembra che siano creati da microparticelle di fieno che cadono nel latte durante la fase di mungitura. Durante la fermentazione, queste stesse particelle sprigionerebbero dei gas che contribuirebbero a loro volta a formare i famosi buchi nel formaggio.
Ginevra: la “Piccola Parigi” svizzera con gli standard di vita tra i più alti del mondo…
Sede di importanti organismi internazionali come l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Ginevra è una città rilassante e moderna con standard di vita tra i più alti al mondo. Chiamata anche la “Piccola Parigi” per via della sua architettura che ricorda lo stile francese e per il fatto di essere un po’ una metropoli in miniatura, Ginevra è una città che si fa apprezzare per i bellissimi scorci, le strade e i palazzi della città vecchia, così come per la sponda del suo lago alla confluenza con il Rodano. Qui si può ammirare il celebre jet d’eau, un getto d’acqua che parte dal lago e arriva fino a 140 metri d’altezza.
Jodel: il caratteristico canto alpino che porta alla mente le vallate incontaminate delle Alpi svizzere…
Lo jodel o yodel è un canto tipico dell’area germanofona alpina: Svizzera, Tirolo e Austria occidentale. Per jodel si intende generalmente un canto senza testo e senza parole, una specie di “gorgheggio” tra il falsetto e la voce di petto, emesso in una successione di combinazioni di vocali e di consonanti prive di significato (per esempio jo-hol-di-o-u-ri-a). La forma più semplice di jodel si fonda sul richiamo del bestiame e sulla chiamata di soccorso o di avvertimento (Juuz). In Svizzera esistono due tipi di jodel: quello naturale, tramandato per via orale, e quello polifonico. In quest’ultimo c’è la presenza di un coro a più voci accompagnato da campanacci e da una moneta fatta ruotare in un piatto di terracotta.
Laghi svizzeri: i suggestivi e placidi specchi d’acqua incastonati tra vette imponenti e paesaggi mozzafiato…
La Svizzera, dal punto di vista paesaggistico, è nota oltre che per le sue splendide montagne anche per i suoi grandi e placidi laghi. Situati ad alta quota e incorniciati da vette imponenti, i laghi della Svizzera sono vere e proprie oasi di silenzio. La loro bellezza riluce nelle acque trasparenti e cristalline, con colori che variano dal verde all’azzurro intenso. Tutt’intorno alberi e vallate, cittadine e villaggi da cartolina, e ancora castelli medievali, chiesette in pietra e baite di montagna. Tra i laghi svizzeri più suggestivi e famosi ricordiamo il Lago di Oeschinen, il Lago di Thun, il Lago di Lugano, il Lago di Cresta, il Lago dei Quattro Cantoni, il Lago di Cauma e ancora il Lago di Zurigo, quello di Costanza e il Lago di Ginevra.
Orologi svizzeri: gli orologi di lusso più costosi del mondo che devono la loro tradizione al Calvinismo…
Da secoli la Svizzera è nota in tutto il mondo per i suoi orologi, soprattutto se parliamo di orologi di lusso dove il paese elvetico probabilmente non ha competitor a livello globale. L’orologeria svizzera deve le proprie origini all’avvento del Calvinismo: la condanna per il lusso e tutti i suoi simboli, primi fra tutti i gioielli, spinse i numerosi orafi presenti nel XVII secolo a Ginevra a convertire la propria competenza artigianale verso il mestiere dell’orologiaio. Questo fece si che nel seicento Ginevra divenne, insieme a Londra, il polo mondiale dell’orologeria. Dopo quattro secoli è cambiato praticamente tutto, ma la raffinatezza della meccanica di precisione espressa dagli orologiai svizzeri, quella no, è sempre la stessa e rimane ancora oggi insuperata.
Ponte sospeso Charles Kuonen: il “ponte tibetano” più lungo del mondo con strapiombi da capogiro…
A Randa, nel Canton Vallese, è stato inaugurato il 29 luglio del 2017 un ponte sospeso lungo 494 metri chiamato Ponte Charles Kuonen e considerato il “ponte tibetano” più lungo del mondo. Al di sotto, 85 metri di vuoto totale. Costruito in tempi record (solamente due mesi e mezzo) il ponte collega Grächen a Zermatt sul percorso del Giro d’Europa. La struttura metallica è semplicissima, il panorama che regala è mozzafiato. Siamo nella valle di Zermatt, che è poi la valle del Rodano. A renderla spettacolare sono le vette alpine che la circondano (molte delle quali superano i 4.000 metri d’altezza) e le ampie distese glaciali che discendono dalle Alpi Pennine: il Ghiacciaio del Gorner, quello del Grenz e quello di Zmutt.
Swatch: i colorati orologi dallo stile pop che divennero un must tra i ragazzi degli anni ’80 e ’90…
Gli orologi Swatch nacquero in Svizzera nei primi anni ’80 per contrastare, sul mercato globale dell’orologeria non di lusso, la crescita aggressiva delle società giapponesi e statunitensi che all’epoca spadroneggiavano. La prima collezione di 12 modelli Swatch fu presentata il 1º marzo 1983 a Zurigo e fu subito un successo. Per il loro design moderno, colorato ed accattivante gli Swatch divennero ben presto, soprattutto tra i giovani, un vero must. Nella seconda metà degli anni ’80 infatti tra i ragazzi era diffusa la moda di indossare due Swatch contemporaneamente, oppure per le ragazze usarli per legarsi i capelli a coda di cavallo. Oggi gli Swatch non hanno più l’appeal che avevano un tempo ma rimangono comunque un prodotto relativamente a buon mercato e dallo stile leggero, fresco e casual.