La Corea del Sud ha una storia molto antica che risale al 2333 a.C. con la fondazione dello stato di Gojoseon. Come tutti i paesi ricchi di storia quindi la Corea del Sud è anche un paese ricco di tradizioni, ma al contempo, proprio come accade nel vicino Giappone, è un paese estremamente moderno e proiettato al futuro soprattutto dal punto di vista tecnologico. Gli usi e costumi coreani di conseguenza riflettono un po’ questa ambivalenza passato-futuro caratteristica se vogliamo di buona parte dei paesi asiatici.
Aquiloni coreani tradizionali: i tipici aquiloni che secondo un’antica tradizione liberano i bambini dagli spiriti cattivi…
Gli aquiloni sono un gioco popolarissimo tra i bambini coreani ed hanno tradizioni molto antiche. I tipici aquiloni coreani sono di forma rettangolare e con un buco nel centro della velatura. Una delle tradizioni più consolidate tra i coreani consiste nello scrivere il nome e la data di nascita di un bambino su di un nuovo aquilone per poi liberarlo in cielo. Secondo la tradizione infatti i spiriti maligni seguiranno l’aquilone sollevando cosi il bambino da qualsiasi eventuale tormento.
Dipinti tradizionali coreani: le antiche pitture con protagoniste tigri, galli, draghi, unicorvi e cervi…
I dipinti che un tempo decoravano le case coreane non erano valutati solo per la loro attrattiva estetica. Queste raffigurazioni infatti rappresentavano il desiderio popolare di tenere lontani gli spiriti maligni e di invocare le benedizioni dal cielo. Questi dipinti (per i quali in questi ultimi decenni si è assistito ad un vero e proprio revival in chiave contemporanea) molto spesso raffiguravano degli animali reali ed immaginari tra cui tigri, draghi, galli, cani, unicorni e cervi.
Drama coreani: i k-drama in voga anche tra i giovani occidentali che puntano molto su valori come amore e amicizia…
Negli ultimi anni si è assistito, anche tra i più giovani occidentali, ad un vero e proprio exploit dei drama coreani (K-drama). Le serie tv coreane si differenziano da quelle occidentali non solo per l’ovvio fatto che parliamo di contesti culturali differenti ma anche per via di una loro diversa strutturazione. I drama coreani infatti sono composti da un numero di episodi limitato (in genere tra i 16 e i 20), le puntate quindi sono dense di avvenimenti e colpi di scena che portano però ad una fine certa. Non ci sono strascichi per giustificare nuove stagioni come avviene nelle serie tv occidentali, alla fine del telefilm infatti i vari protagonisti, dopo averne passate di tutti i colori, trionfano sulle avversità grazie (quai sempre) al potere dell’amore e dell’amicizia.
Fiori, fiori e ancora fiori: le produzioni floristiche coreane sempre più apprezzate nel mondo…
Si dice che in Corea vi siano fiori tutto l’anno grazie al clima continentale del paese che ha quattro stagioni distinte. Tra le principali produzioni floristiche del paese (la Corea è tra i maggiori esportatori al mondo di fiori) ci sono molte specie note ed apprezzate anche in occidente. Le azalee sono infatti i rappresentanti principali della stagione primaverile, le peonie di quella estiva, i crisantemi dominano la stagione autunnale mentre l’albicocco giapponese è il protagonista tra i fiori invernali. In particolare in primavera i fiori hanno un forte impatto sul paesaggio coreano al punto da trasformarlo, in corrispondenza di vallate e macchie verdi, in uno spettacolo di colori che ha pochi pari in tutto il globo.
Hanbok: l’abito tradizionale coreano rimasto pressoché uguale nei suoi 1.600 anni di storia…
L’abito tradizionale coreano si chiama hanbok. Rimasto pressoché identico nei suoi 1600 anni di storia, l’hanbok era indossato quotidianamente dalla popolazione coreana fino a poco più di un secolo fa, mentre nella società odierna l’abito tradizionale rimane un vestito da utilizzarsi in momenti di festa, in occasioni importanti o in cui è richiesta grande formalità. L’abito si compone di diverse parti, il capo base, indossato da uomini e donne si chiama Jeogori e consiste in una giacca dalle ampie maniche. Sopra questa giacca ne abbiamo una seconda chiamata Magoja per la donna e Jokki per l’uomo. Infine abbiamo una gonna ampia e larga per la donna di nome Chima mentre per l’uomo ci sono i pantaloni chiamati Baji.
Hanji: la tipica carta coreana utilizzata tradizionalmente nella pittura e scrittura col pennello…
La carta hanji è la carta tradizionale coreana. Questo particolare tipo di carta viene prodotta con corteccia di gelso pestata con un pestello in un grande mortaio (almeno nella sua versione originale). Le fibre di cellulosa sono molto lunghe e si impigliano strettamente le une con le altre durante il processo di produzione, dando luogo a una carta che risulta molto forte e molto pieghevole. La carta hanji è stata tradizionalmente usata non solo per la pittura e per la scrittura col pennello, ma anche nelle porte e finestre delle case coreane (come isolante che lascia nello stesso tempo passare la luce) oppure per costruire oggetti e contenitori vari.
KakaoTalk: la popolarissima applicazione per smartphone amata da giovani e giovanissimi…
KakaoTalk è una applicazione per smartphone di messaggistica istantanea simile per certi aspetti a WhatsApp e Facebook. L’app, popolarissima soprattutto tra i giovani e i giovanissimi coreani ma non solo, è stata sviluppata dall’azienda Kakao e lanciata nel 2010. Sostanzialmente si tratta di un’applicazione destinata principalmente al mercato degli smartphone grazie alla quale si possono pubblicare commenti, storie e video un po’ come accade nei social più diffusi.
Samsung: il marchio che grazie a Galaxy si è imposto come tra i maggiori colossi dell’hi-tech mondiale…
La Samsung è la più grande azienda coreana. La multinazionale, che ha filiali sparse in quasi sessanta paesi nel mondo, è stata fondata nel 1938 dall’imprenditore sudcoreano Lee Byung-chul ed è specializzata in prodotti tecnologici. Il marchio Samsung si è imposto definitivamente in occidente a partire dai primi anni ’90 quando invase i mercati europei e nordamericani con i suoi innovativi (per l’epoca) monitor LCD di grande formato. Nel decennio successivo l’azienda si espanse ulteriormente a livello globale grazie a Samsung Galaxy, una famiglia di dispositivi (tablet, smartphone, lettori multimediali e fotocamere) tutti equipaggiati con sistema operativo Android.
Taekwondo: l’arte marziale nonché sport nazionale della Corea del Sud discendente dall’antico Taekkyeon…
Il taekwondo, lo sport nazionale della Corea del Sud, è un’arte marziale nata appunto in Corea tra gli anni ’40 e ’50. Basato principalmente sull’utilizzo di tecniche di calcio, il taekwondo combina tecniche di combattimento volte alla difesa personale alla pratica agonistica (è infatti anche una disciplina olimpica). Nel 1989 il taekwondo è divenuto l’arte marziale più popolare al mondo in termini di numero di praticanti. Le radici della disciplina si fanno risalire alla pratica del Taekkyeon, un’antica arte marziale coreana che si focalizzava sull’uso dei calci e che era molto diffusa sia fra la popolazione che fra i guerrieri coreani dell’epoca.
Tempio sotterraneo di Seokguram: la famosa grotta che conserva la statua del Buddha seduto (Gautama Buddha)…
Il Tempio sotterraneo di Seokguram fa parte del complesso di Bulguksa (complesso di templi buddhista che si trova nella provincia di Gyeongsang). Nel 1995 la grotta di Seokguram venne inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO in quanto conserva alcune delle più importanti sculture buddhiste del mondo. La grotta è un simbolo del viaggio spirituale verso il nirvana. I pellegrini infatti partivano dal complesso di Bulguksa o dai piedi della montagna in cui si trova la grotta per giungere al punto più profondo ed importante del tempio sotterraneo dove si trova la famosa statua di Buddha seduto (Gautama Buddha), il monumento più noto di tutta la Corea del Sud.